CINQUE REGOLE AUREE PER SCEGLIERE IL VERO OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA

CINQUE REGOLE AUREE PER SCEGLIERE IL VERO OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA

L’olio extravergine d’oliva è il signore incontrastato della dieta mediterranea.
Gli italiani sono tra i più grandi produttori e consumatori.
Esistono, infatti, in Italia circa 1 milione di ettari di olivo e circa 540 cultivar (varietà) diverse.
Il consumo di olio evo in Italia pro capite si attesta intorno a 7,5 kg all’anno.
Il trend negli anni è in crescita a dimostrazione del fatto che i consumatori sono sempre più attenti al loro benessere e sono costantemente alla ricerca di alimenti salutari.
Quale è stata la conseguenza di questo aumento della domanda?
Una domanda maggiore rispetto ad un’offerta  limitata ha portato ad un peggioramento della qualità degli oli presenti sul mercato.
Questo fenomeno è dovuto al fatto che per soddisfare la domanda sempre maggiore le grandi aziende commerciali hanno iniziato ad importare oli stranieri, talvolta scegliendo questi ultimi solo con la discriminante del prezzo e non in base alla qualità del prodotto.
A rendere più drammatica la situazione del settore ci hanno pensato alcuni operatori che utilizzano processi di lavorazione scadenti a fronte di esigenze commerciali basate sul taglio dei costi.
Diventa fondamentale per il consumatore informarsi per poter decidere in autonomia ed evitare delusioni.
Il nostro obiettivo è quindi quello di aiutare il consumatore a difendersi da queste pratiche ed acquistare il vero ed unico olio extravergine d’oliva.
Ecco un elenco di regole che vi aiuteranno in una scelta consapevole.

Diffidate dai prezzi civetta o dagli oli sottocosto

La produzione di olio extravergine di oliva è agricola ed artigianale quindi onerosa perché si ottiene solo con procedimenti meccanici e da olive di qualità, oli dal prezzo troppo basso sono e devono essere un campanello d’allarme per il consumatore.

Il contenitore

L’olio evo è un prodotto naturale, delicato, sensibile alla luce e alle fonti di calore così come agli odori.
Diffidate dai contenitori trasparenti e scegliete, quindi, solo olio extravergine conservato in bottiglie di vetro scuro o in latte metalliche.
E’ importante ricordare che per conservare l’olio mantenendo tutte le caratteristiche organolettiche inalterate una volta aperte le latte è sempre meglio travasarlo in bottiglie di vetro scuro.

La scadenza

È preferibile consumare oli che non superino i 18 mesi da quando sono stati prodotti, questo perché i profumi ed i sapori di oli datati possono affievolirsi nel tempo, ciò comunque non pregiudica la qualità di un prodotto. L’olio ‘’vecchio’’ non è dannoso, avrà solo sapori e profumi meno intensi.
C’è un vecchio motto che recita: ‘vino vecchio, olio nuovo’ le saggezze antiche non sbagliano mai perché basate su esperienze centenarie.

Non lasciatevi ingannare, il colore non significa nulla

Il colore non è indice di qualità dell’olio, in base alla cultivar (tipo di olive e quindi olio) potremmo avere sul mercato oli più o meno verdi, ma anche di colori tenui o giallo paglierino.
L’olio extravergine può essere inoltre filtrato ed avere un effetto più limpido e poco velato oppure essere non filtrato e quindi velato è una scelta del produttore che può preferire non filtrarlo per renderlo più aromatico ed evitare ulteriori manipolazioni.

Estrazione meccanica (artigianale)

Vi spieghiamo il processo artigianale senza troppi tecnicismi, al solo fine di farvi comprendere il perché un tale procedimento è oneroso.
L’olio extra vergine di oliva è prodotto attraverso procedimenti meccanici, senza l’ausilio della chimica.
Le lavorazioni iniziano con la defogliazione delle olive effettuata attraverso la defogliatrice, poi si passa al lavaggio delle stesse in un macchinario detto lavatrice.
Una volta lavate ed eliminate foglie, rametti ed impurità le olive verranno frante all’interno di molazze o frangitori di ultima generazione, questa parte del procedimento è detta frangitura in questo momento si forma la pasta composta da bucce, polpa e nocciolo delle olive.
La pasta ricavata verrà lavorata lentamente all’interno di vasche, dette gramole, la temperature adottata sarà inferiore a 27 gradi per evitare che la pasta si rovini e pregiudichi in seguito la qualità dell’olio.
L’insieme di queste vasche ossia il macchinario è detto gramolatrice, il processo gramolatura.
Il processo termina con l’estrazione ottenuta attraverso il decanter ed il separatore finale in tale fase si separano olio, acqua di vegetazione e sansa.

Se vuoi restare aggiornato sul mondo dell’olio extra vergine visita il nostro blog.
Se invece vuoi acquistare un olio evo di qualità, premiato da associazioni di settore, puoi cliccare qui.

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